
La Palestra dell’Innovazione (Phyrtual InnovationGym) è un ambiente fisico-virtuale per l’innovazione e l’educazione per la vita. È una palestra per l’apprendimento esperienziale e la pratica dell’innovazione in tutte le sue espressioni: innovazione tecnologica, sociale e civica. È uno spazio aperto al territorio, al mondo della scuola, alle imprese, alle università, che ha come cuore pulsante i giovani. È un luogo di incontro tra vecchie e nuove professioni dove si parla il linguaggio della fabbricazione (tradizionale e digitale), della sperimentazione e della creatività per stimolare la crescita professionale, l’auto imprenditorialità ed esercitare le competenze del 21° secolo.
La Palestra dell’Innovazione è un modello strategico per lo sviluppo dell’istruzione, delle nuove professioni e dell’autoconsapevolezza, perché è il luogo dove si sperimenta l’educazione per la vita (conoscenze, competenze e valori), si pratica l’open innovation e si progetta il cambiamento secondo i principi dell’innovazione sociale e tecnologica per rispondere alle sfide cruciali del 21° secolo, a partire dall’emergenza della disoccupazione giovanile, della dispersione scolastica e del fenomeno dei Neet.
La Palestra dell’Innovazione è attualmente composta da diversi spazi (Activity Space, Coding Lab, Fab Lab, Game Lab, Immersive Lab, Media Art Lab, Robotic Center, Video Lab) tutti pienamente attivi. Spazi e ambienti didattici sono in continuo aggiornamento per renderne sempre più articolata e mirata l’offerta formativa, che propone anche dieci attività trasversali: Autoconsapevolezza / Team building & leadership / Problem solving & decision making / Creatività, innovazione, imprenditoria / Digital manufacturing / Robotica / Coding, gaming e gamification / Realtà virtuale e tecnologie immersiva / Animazione, produzione video e visual effects.
Tutte le mattine sono attivi laboratori di robotica dedicati alla scuole, per imparare a progettare, costruire e programmare robot: si parte da bee-boot, l’ape robot per i bambini della scuola primaria, per arrivare alle gare tra robot soccorritori, che intervengono in auto dell’uomo nelle emergenze.
Con ZoomeTool e Toobeez si mettono alla prova agenti sociali, educatori, formatori, ma anche manager, per imparare a risolvere i problemi in modo innovativo e collaborativo, con workshop anche nel weekend. Una linea di bigiotteria, un vestito intelligente, un drone, un campo di calcio per robot, ausili per disabili… non c’è nulla che non si possa fabbricare in un fab lab grazie a macchine innovative e versatili. Il fab lab, animato dai maker, è frequentato da studenti, artigiani, inventori e anche da bambini giovanissimi che, con laboratori su misura, imparano i principi dell’elettronica. Il sabato pomeriggio è aperto a tutti.
Ci sono workshop ugualmente indispensabili per esecutori e decisori, come business unit, vertici aziendali, team di progetto, unità operative ecc. Con il metodo Lego Serious Play imprenditori, manager, dirigenti imparano a negoziare e a prendere decisioni condivise. Corsi anche a richiesta.
Grazie a Phyrtual.org, il primo ambiente di innovazione sociale basato su conoscenza, apprendimento e community building, il progetto Palestra dell’innovazione può connettersi con il resto del mondo e auto sostenersi grazie al crowdfunding.
La Palestra è aperta per ciascuno e per tutti, gruppi, scuole, professionisti.
La Fondazione Mondo Digitale (FMD) lavora per una società democratica della conoscenza coniugando innovazione, istruzione, inclusione e valori fondamentali, in modo che i benefici siano a vantaggio di tutte le persone senza alcun tipo di discriminazione.
Nell’organizzazione senza scopo di lucro, guidata dalla sua nascita nel 2001 come Consorzio Gioventù Digitale dal professore emerito Tullio De Mauro, la nostra missione è promuovere la condivisione della conoscenza, l’inclusione e l’innovazione sociale, con attenzione alle categorie a rischio di esclusione (anziani, immigrati, giovani disoccupati ecc.). La sede è presso la Città Educativa di Roma, il centro delle buone pratiche e dell’innovazione, e noi operiamo a livello locale, nazionale e internazionale, elaborando modelli di intervento che possano essere replicati ovunque.
Lavorare in un’organizzazione non profit orientata alla conoscenza, con un programma integrato di ricerca, azione, sviluppo e implementazione, significa realizzare un ciclo continuo che affianca al lavoro teorico, di livello accademico, lo sviluppo di strumenti e progetti nell’ambito dell’educazione per la vita, dell’istruzione, dell’inclusione digitale e dello sviluppo territoriale e di comunità. Collaboriamo con scuole, piccole e medie imprese, grandi aziende tecnologiche, organizzazioni non profit, autorità locali, regionali e nazionali, e attraverso partnership europee.
Cerchiamo di rendere sempre e ovunque le persone protagoniste di ogni iniziativa, per questo la nostra presenza è così viva, radicata e diffusa nel territorio.
Per saperne di più visita il sito www.mondodigitale.org
Il modo migliore per prepararsi al futuro è partecipare alla sua creazione con un atteggiamento e una forma mentis aperti alla curiosità, alla ricerca, alla sperimentazione. Senza dubbio è più facile fare innovazione fuori dal sistema scolastico, ma la vera sfida è farla all’interno del sistema esistente, con le difficoltà e le opportunità che ci sono. Questo è il processo che ci interessa, perché tocca la vita delle persone che lavorano in oltre 40.000 scuole italiane: insegnanti, presidi, studenti, famiglie, personale amministrativo e tecnico. È un processo che coinvolge anche la vita di tutte le persone e le organizzazioni del paese, perché tutti possono e devono giocare un ruolo.
Leggi il booklet
“Palestre dell’Innovazione. Verso una rete nazionale per promuovere un’educazione per vivere e lavorare nel 21° secolo”
Abbiamo un sogno: desideriamo che in tutte le scuole italiane nasca uno spazio dedicato all’innovazione. Ed è proprio questa la sfida della Fondazione Mondo Digitale: far nascere tante Palestre dell’Innovazione che siano evolutive e configurabili rispetto alle diverse realtà scolastiche.
Guarda il video
La Palestra dell’Innovazione è un modello strategico per lo sviluppo dell’istruzione, delle nuove professioni e dell’autoconsapevolezza, perché è il luogo dove si sperimenta l’educazione per la vita (conoscenze, competenze e valori), si pratica l’open innovation e si progetta il cambiamento secondo i principi dell’innovazione sociale e tecnologica per rispondere alle sfide cruciali del 21° secolo, a partire dall’emergenza della disoccupazione giovanile, della dispersione scolastica e del fenomeno dei Neet.
Il modello di educazione per la vita, elaborata da Alfonso Molina, integra conoscenze codificate, competenze e valori e tiene conto delle riflessioni più recenti su apprendimento e istruzione: ridefinisce i pilastri dell’educazione per lo sviluppo del carattere (affidabilità, rispetto, responsabilità, onestà, compassione, cittadinanza), tiene conto delle cinque menti di Howard Gardner (disciplinata, sintetica, creativa, rispettosa, etica), il primo studioso che ha teorizzato le intelligenze multiple, arricchisce il quadro delle competenze per il 21° secolo (pensiero critico, pensiero creativo, collaborazione, capacità di relazioni in chiave interculturale, comunicazione efficace, competenze digitali, autoconsapevolezza, iniziativa e imprenditorialità) con la firtualità, la capacità di integrare dimensione fisica (territoriale) e virtuale (on line) in un solo approccio di pensiero e azioni strategiche. Una competenza che diventerà sempre più preziosa.
Il concetto di educazione per la vita, in particolare, comprende sei aspetti, tre di contenuto (conoscenze, competenze e valori) e tre modalità di apprendimento (life long learning, life wide learning e life deep learning).
Per approfondire consulta il libro
Educazione per la vita e inclusione digitale. Strategie innovative per la scuola e la formazione degli adulti
Configurabili, evolutive, inclusive e dal basso: le palestre, a partire dal modello realizzato a Roma dalla Fondazione Mondo Digitale, possono nascere in ogni scuola, aperte a territorio e cittadini, per allineare istruzione e formazione alle sfide del 21° secolo. Un movimento delle Palestre dell’Innovazione che nasce dal basso permette così alle scuole di condividere la conoscenza acquisita, l’esperienza e le risorse, coinvolgendo diversi soggetti (università, aziende, associazioni, istituzioni ecc.), in modo che tutti abbiano un ruolo attivo e propositivo in questo processo.